CHI SIAMO

La nostra storia

L'Opera Diocesana Pellegrinaggi è una struttura dell'Arcidiocesi di Torino specializzata nell'organizzazione e promozione di pellegrinaggi e itinerari turistici-culturali in Italia e all'estero, ed è anche Agenzia di Viaggi (con biglietteria aerea IATA) a disposizione di gruppi (tra cui parrocchie, aziende, Cral e associazioni) per lo studio di itinerari personalizzati su qualsiasi destinazione con quotazioni agevolate.

Il nostro impegno, costante da quasi un secolo, è quello di corrispondere alle attese di una società in continua evoluzione, nella consapevolezza di essere uno strumento importante ed attuale per un’efficace pastorale del pellegrinaggio.

LA NOSTRA STORIA

Le origini: i Padri Maristi e lo storico "Comitato"

La data ufficiale in cui nasce l'Opera è agosto 1910, come pubblicato su "La buona settimana" il 29 gennaio 2011:

"La Direzione delle Opere Cattoliche Diocesane - leggiamo sul settimanale cattolico torinese - previa l'approvazione di S.E. il Card. Arcivescovo e di altri Ecc.mi Vescovi, ha fondato sin dallo scorso giugno in Torino l'Opera Permanente dei Pellegrinaggi affidandola alla direzione dei Rev. Sacerdoti Giuseppe Assom e Teol. Ferdinando Bernardi, che hanno un apposito ufficio in Piazza San Giovanni 8 (...). Il primo pellegrinaggio è indetto a Lourdes dal 14 al 20 maggio e sarà un solenne omaggio di preghiera insieme a S.E. il Cardinale Richelmy nell'anno del suo Giubileo Episcopale. I prezzi popolari sono di L. 70 per la III classe, L. 100 per la II e L. 145 per la prima (..)."

La devozione mariana, in particolare alla Madonna di Lourdes (i cui echi delle apparizioni iniziano ad arrivare a Torino nella seconda metà dell'Ottocento) riceve un grande impulso dalla presenza dei Padri Maristi giunti in Piemonte dalla Francia a seguito delle leggi contrarie alle Congregazioni religiose, e iniziano i primi pellegrinaggi spontanei, organizzati dalla gente per conto proprio, promossi e guidati dai singoli sacederoti. Si parte sui treni di allora, e si tratta per lo più di viaggi molto faticosi.

All'inizio del 1910 il Padre Marista Pitre, ospitato da alcuni anni con altri maristi, nei locali attigui alla chiesa della SS. Trinità presso cui era stato chiamato ad officiare, acquista un'area fabbricabile con una casa su Corso Francia, dove viene costruita una chiesa, intitolata a Nostra Signora di Lourdes. Nel giugno 1910 nasce ufficialmente l'Opera Permanente dei Pellegrinaggi, le cui riunioni comitato si tengono nella cripta di questa chiesa. L'attività pastorale inizia nel 1911, e vede la presenza, oltre che di Padre Pitre, anche di Padre Boccassino. Ogni 11 del mese si celebra la Santa Messa con le invocazioni "lourdiane", e viene suggerita una pratica particolare a chi, pur volendo recarsi a Lourdes, non è in grado di farlo: il cosiddetto "pellegrinaggio spirituale", una visita prolungata in chiesa e un'offerta per concorrere alle spese di viaggio di una persona povera. Dal 1912 i pellegrinaggi prendono il titolo di "diocesani", probabilmente per iniziativa del principale animatore del movimento lourdiano in città, don Adolfo Barberis, che, coadiuvato dai Padri Maristi Pitre e Boccassino e da don Assom della Curia, costituisce un informale comitato, senza un "Direttore" (anche se il Cardinale affida l'incarico di Presidente, almeno nominale, al proprio Vescovo Coadiutore Angelo Bartolomasi).

Durante i pellegrinaggi a Lourdes avvenuti nel mese di maggio del 1912 e 1913 si registrano alcune guarigioni, che non sono mai state riconociute dal Bureau Médical di Lourdes.

L'Opera cresce, nel 1914 assume una strana denominazione: "Ausiliatrice del T.I.TO.LO." (Trasporto Infermi Torino-Lourdes), e nel mese di novembre le riunioni iniziano a tenersi in una sala della Curia Arcivescovile, in via Arcivescovado 12.

Nel primo dopo guerra don Barberis inizia il progressivo distacco dell'Opera Pellegrinaggi dal Santuario di corso Francia. Responsabile della preparazione spirituale dei pellegrinaggi e nuovo Presidente è il dinamico Vescovo Ausiliare mons. Giovan Battista Pinardi, mentre rimane a capo dell'organizzazione tecnica dei pellegrinaggi don Assom.

Il primo Statuto dell'Opera

Nel 1924 viene approvato il primo Statuto ( a cui ne seguiranno altri due, nel 1967 e nel 1992), il cui testo viene riportato sulla Rivista diocesana, che pubblica gli atti ufficiali dell'Arcivescovo:

"Al fine di coordinare tutte le iniziative e attività di bene nell'Archidiocesi - scrive il Card. Giuseppe Gamba - ho affidato alla Giunta Diocesana l'Opera nostra dei Pellegrinaggi che tanto bene operò già nei passati anni, ma che maggiore, penso, ne apporterà se avrà una più intima relazione, anzi una dipendenza dall'Azione Cattolica. La Giunta Diocesana (...) ha invitato una speciale Commissione, composta nella quasi totalità di Parroci, perché continui con rinnovata attività il Programma dell'Opera Diocesana dei Pellegrinaggi. Detta commissione, fin dalla prima riunione discusse e approvò lo Statuto, che determina lo scopo, la natura, l'azione dell'Opera.

Statuto dell'Opera Diocesana Pellegrinaggi

  1. E' costituita in Torino l'Opera Diocesana Pellegrinaggi presso la Giunta dell'Azione Cattolica;
  2. ha per scopo di promuovere, organizzare e dirigere, con impronta spiccatamente religiosa, pellegrinaggi diocesani ed interparrocchiali e la partecipazione ai pellegrinaggi nazionali e internazionali;
  3. potrà prestare l'opera sua per pellegrinaggi parrocchiali e per riunioni e manifestazioni collettive religiose-sociali;
  4. ha un Consiglio Direttivo composto da un Presidente nominato dall'Ordinario, da 10 a 20 Consiglieri nominati dalla Giunta Diocesana, di cui due terzi almeno scelti tra i Parroci, un Vice Presidente, un Segretario, un Tesoriere e due Revisori dei Conti;
  5. il Consiglio Direttivo svolge la sua azione a mezzo di un Segretariato esecutivo;
  6. le eventuali attività risultanti a fine anno saranno a disposizione della Giunta Diocesana;
  7. l'Opera e il Segretariato hanno sede nella Casa delle Associazioni Cattoliche di via Corso Oporto 11;
  8. il presente Statuto è provvisorio per un anno.

Il documento sancisce l'Opera Diocesana Pellegrinaggi come organo ufficiale con il quale la Chiesa torinese intende promuovere e dirigere spiritualmente i pellegrinaggi che la diocesi o le parrocchie vogliono effettuare verso santuari nazionali o internazionali. Il buon svolgimento è affidato alla Giunta di A.C., che in quegli anni è l'unica organizzazione ecclesiale privilegiata dai Vescovi.

Nel frattempo, sempre nel 1924, Padre. Boccassino è chiamato a Roma per provvedere all'allestimento in Vaticano della Mostra Missionaria Universale, voluta da Pio XI in occasione dell'Anno Santo 1925. Terminato l'Anno Santo, viene inviato a Brescia per dirigere il Pensionato Scolastico e promuovere le vocazioni. A Torino viene sostituito da Padre Angelo Audino, che nel 1928 diventa rettore Padre Gallois. Con lui terminano definitivamente le relazioni tra i Padri Maristi e l'Opera Diocesana Pellegrinaggi.

Nel 1926 la diocesi crea, in parallelo all'Opera Pellegrinaggi, la "Pia Associazione Brancardiers e Dame per il trasporto dei malati poveri", che viene affidata alla direzione del Teol. Lorenzo Merlo, ma che ha vita effimera.

La collaborazione con l'UNITALSI

Durante gli anni 1920 all'attività dell'Opera si affianca quella dell'UNITALSI (Unione Nazionale Italiana Trasporto Ammalati a Lourdes e Santuari Italiani, nata a Roma nel 1903 come UNITAL (Unione Nazionale Italiana Trasporto Ammalati a Lourdes). A Torino viene costituita una Sezione Piemontese, la cui attività è svolta quasi unicamente dall'Avv. Carlo Bianchetti, che si occupava di raccogliere offerte e domande di ammalati da accompagnare a Lourdes tramite l'Opera Pellegrinaggi.

La concomitanza, in diocesi, di due organizzazioni di pellegrinaggio, entrambe con la finalità di trasportare ammalati, crea inevitabilmente qualche contrasto, fortunatamente risolto con un dialogo franco, ma anche talvolta duro. Il confronto avviene negli anni 1927-28 attraverso un fitto epistolario tra Mons. Assom e Mons. Lorenzo Ciccone, Presidente dell'UNITAL di Roma. L'incontro chiarificatore del 9 marzo 1928 a Torino porta alle seguenti conclusioni, da tutti approvate:

  • un treno-malati piemontesi, unito ai pellegrinaggi dell'Opera Pellegrinaggi i Torino;
  • l'Opera Pellegrinaggi si astiene dall'organizzare treni malati, ma può raccogliere offerte e domande di malati da trasmettersi al Comitato locale UNITAL;
  • del Comitato locale entrano a far parte due rappresentanti dell'Opera Pellegrinaggi e due rappresentanti dei Parroci di Torino.

Un manifesto del 1930 annuncia che dal 7 al 14 maggio l'UNITAL promuove un treno a Lourdes con 200 malati, e contemporaneamente si effettua un treno per pellegrini sani dell'Archidiocesi torinese, entrambi presieduti dall'Arcivescovo, Card. Giuseppe Gamba.

In un foglio del bollettino UNITAL del 1929 si ringraziano tutti i benefattori, e fra questi viene fatto il nome di Mons. Assom. Non sappiamo fino a quale anno continui questa collaborazione, che viene a mancare quando le strade delle due organizzazioni diventano autonome.

Il rapporto con l'Azione Cattolica e con i Paolini di Milano

Terminata la collaborazione con l'UNITAL, con il rammarico di aver perso nei suoi pellegrinaggi la dimensione-malati, l'attenzione dell'Opera è unicamente rivolta all'organizzazione di pellegrinaggi per persone sane a Lourdes e ad altri Santuari in Italia e all'estero. Purtroppo la mancanza di documentazione non permette di conoscere quanti fossero i pellegrinaggi nell'arco di ogni anno né quali le mete, ma è certo che, negli Anni Santi 1925 e 1933, Roma è meta privilegiata.

Nel 1935 Mons. Assom lascia la direzione dell'Opera e il Card. Maurilio Fossati affida l'incarico a Mons. Carlo Rossi, sacerdote diocesano, ricco di una grande esperienza pastorale nell'assistenza spirituale agli emigrati italiani, maturata nella Missione Cattolica Italiana di Marsiglia. Alla Segreteria e alla Direzione Tecnica viene chiamata la Sig.na Anna Maria Lusso.

La guida pastorale di Mons. Rossi è abbastanza breve: nominato Vescovo di Biella, passa il testimone al fratello gemello, Mons. Vincenzo Rossi, Canonico della Collegiata della SS. Trinità in S. Lorenzo e attivo nell'Azione Cattolica torinese. La sua nomina vuole in un certo senso sottolineare la dipendenza dell'Opera Pellegrinaggi dall'Azione Cattolica, così come volevano i precedenti arcivescovi di Torino.

Nasce in quegli anni una collaborazione con i pellegrinaggi Paolini di Milano, promossi dall'Opera Card. Ferrari: l'Opera Diocesana, mentre continua a organizzare in proprio i pellegrinaggi, diventa corrispondente dei Pellegrinaggi Paolini, ai quali affida l'organizzazione tecnica dei treni a Lourdes.

I pellegrinaggi aziendali del dopoguerra

Promossi dal Centro Cappellani del Lavoro, in collaborazione con l'Opera Diocesana, i pellegrinaggi aziendali costituiscono un aspetto innovativo della Pastorale del lavoro all'interno delle fabbriche. Un primo treno FIAT raggiunge Roma alla fine del 1948, nel 1950 è la volta di due pellegrinaggi RIV e nel 1957 inizia la serie degli undici pellegrinaggi FIAT a Lourdes. Motivi pastorali ed esigenza di chiarezza nei ruoli fra diocesi e aziende, nel 1967 portano il Card. Michele Pellegrino alla decisione di sospendere questo tipo di esperienza.

I pellegrinaggi aziendali, realizzati a partire dal 1946, sono il segnale della ripresa dei pellegrinaggi dopo la lunga pausa bellica. L'Opera Pellegrinaggi accoglie le istanze della gente di muoversi, viaggiare, visitare nuovi paesi, conoscere altri Santuari in Italia e all'estero e, oltre ai pellegrinaggi, propone anche i viaggi a carattere turistico-religioso, nei quali cultura e fede si fondono. L'obiettivo è quello di vedere, conoscere e approfondire, e partono così numerosi pullman per la Francia, la Svizzera, la Germania e i loro Santuari, sempre con l'assistenza religiosa di un Direttore Spirituale e la guida tecnica di un accompagnatore.

L'Anno Santo del 1950 vede l'Opera Pellegrinaggi impegnata in un lavoro molto faticoso per la promozione dei pellegrinaggi a Roma per il Giubileo: l'afflusso dei pellegrini, dall'Italia e dall'estero, è grande, non senza alcuni inconvenienti organizzativi. Questo fa sì che la Santa Sede vieti ai Sacerdoti di gestire in proprio attività di pellegrinaggio, ed è l'occasione, per il Card. Fossati, di invitare ancora una volta i parroci a rivolgersi all'Opera Diocesana per l'organizzazione di pellegrinaggi parrocchiali.

Il legame sempre più intenso con l'Associazione Cattolica viene ribadito in un documento del 1953, con l'approvazione dell'Arcivescovo, in cui si dice che l'Opera Pellegrinaggi deve essere considerata "opera dell'Azione Cattolica". La Direttrice Tecnica, Sig.na Anna Maria Lusso, è infatti membro della Giunta Diocesana dell'Azione Cattolica.

L'Opera inizia la stagione pellegrinaggi 1965 senza una guida spirituale (muore infatti il 14 aprile Mons. Vincenzo Rossi), affidandosi all'intervento di sacerdoti disponibili a donare il loro servizio. Su segnalazione di Mons. Bottino, incaricato dal nuovo Arcivescovo Pellegrino di individuare un sacerdote in grado di assumere la responsabilità della guida pastorale dell'Opera, alla fine del 1966 Don Oreste Bunino, parroco di Andezeno, riceve ufficialmente l'incarico della Direzione Spirituale. Don Oreste Bunino affianca il suo servizio all'Opera con quello di Parroco dal 1969 al 1979 presso la SS. Annunziata e dal 1979 al 1993 al Santuario di S.Rita.

L'Opera diventa un Servizio Pastorale Diocesano indipendente dall'Azione Cattolica

In questi anni l'Opera Pellegrinaggi inizia un nuovo cammino di crescita e sviluppo sulla spinta anche della ripresa economica generale. Mentre i Pellegrinaggi Paolini e l'Opera Romana Pellegrinaggi promuovono in tutta Italia "catene" di aerei per Lourdes, nel 1966 l'Opera Pellegrinaggi di Torino, non potendosi ancora accollare in proprio l'onere di una catena aerea, si rivolge ai Paolini di Milano, ed alcuni aerei dall'aeroporto di Caselle. Fino al 1968, quando riesce ad organizzarle in proprio.

Per dare continuità alle catene, è necessario ampliare il "bacino di utenza", così l'Opera Pellegrinaggi inizia ad offrire questo servizio aereo anche alle altre Diocesi del Piemonte che intendevano servirsene. Operazine, questa, inizialmente vista con sfavore dalla direzione dei Pellegrinaggi Paolini di Milano.

Timidamente si apre anche l'orizzonte della Terra Santa: l'aereo, ormai diffuso come mezzo di trasporto, consente di dare inizio anche al Pellegrinaggio per eccellenza, quello nella terra di Gesù.

A 9 anni di distanza dallo Statuto del 1967 che ribadiva l'indubbia dipendenza dell'Opera dall'Azione Cattolica, con l'allargamento del suo campo di attività, l'Opera ritiene di poter ottenere un maggiore riconoscimento e una maggiore collocazione all'interno della Diocesi, quindi si rivolge all'Arcivescovo per ottenere istanza di essere considerata un servizio pastorale diocesano indipendente dall'A.C., con un riferimento costante alla pastorale diocesana, e nello stesso tempo un servizio interdiocesano a favore delle diocesi del Piemonte. L'operazione, non indolore, richiede tempi lunghi per essere portata a termine: la prudenza di chi aveva la responsabilità della Diocesi esige indubbiamente di verificare se l'Opera Pellegrinaggi è matura per agire autonomamente e sostenere un servizio pastorale in grado di andare oltre i confini diocesani.

Soltanto il 6 agosto 1980 il Card. Ballestrero si pronuncia favorevole per la separazione, e in attesa di un nuovo statuto, l'Opera viene affidata alla responsabilità del Direttore Spirituale e del Direttore Tecnico. Il 22 giugno 1981 si stipula tra l'Opera Pellegrinaggi e l'Azione Cattolica una Convenzione Transativa, in base alla quale i locali che ospitano la sede vengono ceduti all'Opera, che potrà utilizzarli in proprio come istituzione autonoma.

L'Opera agisce nel settore dei pellegrinaggi esclusivamente per la Diocesi di Torino e per quelle del Piemonte. Nel 1968 le Organizzazioni di pellegrinaggio di tutta Italia sentono la necessità di incontrarsi e di dare vita ad un Segretariato Nazionale, e l'Opera è tra i soci fondatori, e continua attualmente a partecipare alle riunioni, con incarichi di fiducia affidati ai suoi dirigenti. Il Segretariato Nazionale è luogo e occasione di incontro e di confronto, di programmazione a livello nazionale e di comunione tra le diverse Opere e Associazioni di pellegrinaggio per una pastorale unitaria.

Nel 1986 la Direttrice Tecnica, Anna Maria Lusso, lascia l'incarico per raggiunti limiti di età, pur continuando a prestare la sua opera di consulenza fino alla sua scomparsa, avvenuta nell'agosto 2001. Con nomina arcivescovile viene sostituita dal Dott. Mario Valente, assunto presso l'Opera già nel 1972 con mansioni direttive. Tale documento, firmato dall'Arcivescovo Card. Ballestrero il 22 febbraio 1986, riconferma in pari tempo Mons. Oreste Bunino in qualità di Direttore Spirituale ed abroga lo statuto del 1967.

Dal gennaio 1999 l'Opera è autorizzata ad operare nel settore pellegrinaggi e turismo, non solo religioso, come Agenzia Viaggi conservando la stessa denominazione, e nel 2000 svolge il ruolo di interfaccia regionale per il Piemonte e Valle d'Aosta nel corso del Grande Giubileo.

Nel 2006 l'Opera perde il prezioso apporto di Mons. Oreste Bunino, mancato dopo una breve malattia il 17 giugno, dopo quasi quarant'anni di infaticabile servizio. L'incarico di nuovo Presidente viene affidato a don Franco Ferro Tessior, parroco di S. Massimiliano Maria Kolbe a Grugliasco e già direttore spirituale di pellegrinaggi con l'Opera da lungo tempo. Nell'aprile 2007, l'Ing. Giampiero Momo sostituisce il dott. Valente alla guida dell'Opera e resta in carica fino all'ottobre del 2016 allorquando rassegna le dimissioni per raggiunti limiti di età.

A novembre 2016 don Massimiliano Arzaroli, parroco di Bruino, viene nominato Presidente del Consiglio di Amministrazione e il dott. Edoardo Martano amministratore delegato. Alla fine del 2017 viene conferita la carica di direttore tecnico alla dott.ssa Patrizia Visetti, che ha iniziato a lavorare nella società dal 2005, con ruoli di sempre maggiore responsabilità.

Nel luglio 2023 l'Arcivescovo Mons. Roberto Repole nomina come nuovo amministratore delegato il dott. Lorenzo Ceribelli.

OPERA DIOCESANA PELLEGRINAGGI SRL
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